Come progettare l’impianto elettrico di casa e pianificarne la giusta manutenzione? Farlo in modo corretto è un aspetto fondamentale per garantirne l’efficienza nel tempo. Questo sia per quanto riguarda il risparmio energetico sia per pianificare la corretta manutenzione ed aggiornamento di rete.

La progettazione di un impianto elettrico residenziale deve corrispondere inoltre alle regole imposte dai riferimenti normativi CEI 64-8 e relativi aggiornamenti, o varianti, al fine di preservare la sicurezza delle abitazioni civili.

Queste normative regolano sia la prima installazione che il rifacimento (o messa a norma) di un impianto elettrico di casa.

Si comprende bene che la gestione “impianto elettrico fai da te” è ampiamente sconsigliata sia perché non ne gioverebbe la sicurezza degli inquilini, sia per il rischio di avere una rete elettrica non a norma.

Stai progettando il rifacimento impianto elettrico residenziale?

Oltre a rivolgerti ad un esperto è bene che tu conosca le linee guida fondamentali di queste norme, in modo tale da interfacciarti con chi seguirà i lavori sulla tua rete elettrica al meglio. Non è da trascurare il fatto che sarai tu a risiedere nell’abitazione e quindi chi meglio di te saprà quali sono le tue necessità in quanto numero di prese e posizionamento delle stesse?

Fa parte della mission di C & G Sistemi srl aiutare l’utente residenziale ad apprendere in modo semplice le basi di progettazione di un impianto elettrico di casa.

Come si progetta un impianto elettrico di casa?

Le linee guida di riferimento CEI 64-8 dividono in 3 livelli di efficienza di un impianto elettrico residenziale:

  1. Livello 1: Minimo obbligatorio per la conformità alla Norma CEI 64-8 garantisce all’utilizzatore un impianto non solo sicuro, ma anche con un livello funzionale sufficiente
  2. Livello 2: Prevede prestazioni maggiori come un numero maggiore di prese di corrente e di circuiti, il videocitofono e il controllo dei carichi elettrici.
  3. Livello 3: Il terzo livello indica un impianto innovativo di pregio e prevede, fra l’altro, anche le funzioni domotiche.

Essi prevedono diversi aspetti base che è bene conoscere prima di approcciarsi alla strutturazione di una rete elettrica, in quanto future manutenzioni o aggiornamenti di rete (ad esempio l’accesso alla domotica) dipenderanno molto da come sono stati posti i fondamentali.

Contatore, Montante e Interruttore Generale Centralino

Partendo dai concetti davvero basilari, ogni abitazione ha almeno un contatore Enel dotato di un Interruttore Magnetotermico che controlla il sovraccarico della rete dovuta ad una sovralimentazione (il famoso sforamento dei KW) o il verificarsi di un cortocircuito.

Dal contatore parte un cavo detto Montante che porta all’abitazione. Il montante deve soddisfare determinati requisiti di superficie (detta sezione), lunghezza e composizione a seconda della potenza ove installata. Qui di seguito riportiamo alcuni esempi:

 

Potenza impegnabile kW 3 4,5 6 10
Lunghezza massima mt 35 57 23 39 17 29 45 17 27 42
Sezione del montante mm2 6 10 6 10 6 10 16 10 16 25
Curva e In dell’interruttore di protezione
(Specifiche Interrutore)
C16 C20 C25 C32 C40 C16 C20 C25 C32 C40 C50 C25 C32 C40 C25 C32 C40 C50 C32 C40 C32 C40 C50 C32 C40 C50 C63 C80 C63 C80 C125

 

Il montante deve essere condotto ad un Interruttore Generale Centralino, chiamato solitamente Salvavita, il quale deve essere posizionato in un posto facilmente accessibile all’utente non addestrato, ovvero il residente dell’abitazione.

L’Interruttore Generale Centralino è posizionato all’interno di un pannello che all’interno contiene altri Interruttori Differenziali che, diversamente dall’interruttore magnetotermico del contatore, si azionano in caso di un guasto verso terra (dispersione) o folgorazione, garantendo protezione a persone da contatti diretti e indiretti.

Nel Pannello Salvavita è bene suddividere in sezioni la gestione delle varie alimentazioni: luci, elettrodomestici, prese di corrente libere, impianti di video sorveglianza o altri servizi esterni.

Il numero minimo previsto dalla CEI 64-8 è di 2 circuiti per abitazione, però è bene predisporre il pannello con la possibilità di implementarne degli altri. Questo permetterà, in caso di manutenzioni straordinarie, di pianificare per quali linee escludere il funzionamento e non bloccare completamente l’energia dell’abitazione.

Prese di Energia e Punti Luce

Progettare l’impianto elettrico di casa significa anche stabilire quante e quali prese verranno configurate e dove.

La Normativa CEI 64-8 nei suoi 3 livelli di sviluppo indica diverse distinzioni a seconda del tipo di stanza e dei metri quadri totali dell’unità residenziale.

La stesse considerazioni vengono fatte per quanto riguarda i Punti Luce, ovvero le lampade a muro. Inoltre gli aggiornamenti della normativa stabiliscono anche per le abitazioni civili l’installazione di luci anti black-out (luci di emergenza).

Senza cadere in tecnicismi e in lunghe tabelle di dati e misurazioni possiamo riassumere i fondamentali come segue:

  • le prese di energia nei locali del bagno vanno poste ad un minimo di 110cm da terra e la loro distanza dai punti acqua va decisa in funzione del tipo di presa installata,
  • le prese di energia nei locali della cucina vanno posizionate in un range tra i 110-120cm e ad una distanza minima di 60cm dai punti acqua e dai fornelli,
  • ogni stanza deve essere dotata di almeno un punto luce, eccezion fatta per i locali del bagno e della camera da letto che ne devono avere almeno 2.

Per informazioni più tecniche vi invitiamo a contattare un nostro consulente oltre a visionare lo schema riassuntivo sottostante.

Ovviamente alle condizioni minime per garantire la Norma di Legge ogni utente deciderà quali accorgimenti attuare per rientrare nei livelli superiori di conformità. Questo servirà a semplificare il suo utilizzo degli strumenti elettrici e di eventuali apparecchi di domotica che potranno essere installati anche in un momento successivo.

Rifacimento Rete Elettrica Residenziale e messa a norma impianto

Sicuramente progettare un impianto elettrico di casa partendo da zero permette di aver maggior margine di manovra nella sua gestione. Tuttavia negli ultimi anni molte delle richieste riguardano il rifacimento o messa a norma della rete elettrica.

Grazie soprattutto ai contributi fiscali per la ristrutturazione con avanzamento della classe energetica è possibile recuperare gran parte della spesa. Ecco perché oggi è ampiamente conveniente per l’utente domestico valutare il rinnovamento del proprio impianto elettrico di casa.

In questa fase è ancora più importante affidarsi ad un esperto, perché le vecchie gestioni delle reti elettriche potrebbero generare rischi alla sicurezza degli inquilini che con mano poco esperta si avventurino ad effettuare delle modifiche strutturali. Senza considerare il fatto che in questa situazione, per beneficiare dei vantaggi fiscali a disposizione, seguire e documentare nel modo corretto la ristrutturazione è fondamentale.

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Corretta Manutenzione e Aggiornamenti di Rete

Dopo aver visto gli aspetti fondamentali che compongono la fase di progettazione di un impianto elettrico di casa, è bene prendere in considerazione il mantenimento nel tempo.

Spesso si incorre nella negligenza di metter mano alla propria rete elettrica solo in caso di bisogno urgente. Forse a causa di guasti dovuti a cortocircuiti o dispersioni, oppure per procedere all’installazione di un nuovo elettrodomestico od apparecchio domotico.

La manutenzione ordinaria è importante semplicemente perché tende ad escludere quella straordinaria. Mentre una può essere pianificata l’altra può cogliere di sorpresa e non se ne ha una quantificazione preventivabile.

Nel campo dell’elettronica i componenti di 6 mesi vengono spesso considerati “vecchi”. Questo non significa di certo che ogni semestre si debba rifare l’impianto elettrico. Però valutare con un professionista su base regolare il vostro impianto elettrico vi permetterà di mantenerlo in sicurezza, prevedere guasti e pianificare eventuali aggiornamento che migliorino l’efficienza energetica della vostra abitazione.

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